Pagina:D'Annunzio - La beffa di Buccari, 1918.djvu/39

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PAGINE DEL DIARIO 25

Tritoni, se bene una torma di bei delfini danzi al nostro traverso di sinistra. Non è se non il nero megafono, che trasmette le correzioni di rotta.

Un marinaio m’improvvisa un giaciglio a poppa, con tre salvagente. Mi distendo supino, col capo contro la gabbia delle due bombe da sommergibili La foschia non sì dirada. Fa dolco. C’è nell’aria non so che sentimento di mutazione. Si sente che il buon tempo è «agli sgoccioli», come dice il Comandante. C’è il caso che domani si guasti. L’ultima notte utile è forse per noi la prossima. Se dovessimo tornare indietro, perderemmo il giuoco.

Non torneremo indietro. «Memento Audere Semper» leggo su la tavoletta che sta dietro la ruota del timone: il motto composto poco fa.