Pagina:D'Annunzio - Laudi, I.djvu/261

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DELLA TERRA E DEGLI EROI

misurando e tagliando
le vele in canape aspra,
le lor donne i lunghi aghi acuti
6545nell’ordito spignendo
con la palma armata di piastra,
per giugner vivagni di ferzi
acconciar guaine a ralinghe
e rinforzi e ritrosi e suppunti
ben saldi contro fortuna,
via via di costura in costura
6552disser le tue lodi con me.

I costruttori di navi
segnando a rigore di frasca
i garbi dei fianchi e dei ponti
per vincer con lor misurate
armonie la cieca burrasca,
i mastri d’ascia segando
6559a fil di sinopia il legname
squadrando chiodando impernando
dallo scafo alla tuga il fasciame,
i calafati la scussa
carena con maglio e scalpello
stoppando per l’ugner di pece
e di sevo a fuoco di stipa
6566e spalmar di bianca cerussa,
i cordai filando dai mazzi
la canape splendida ai soli
novi o torcendo nei trasti
i fili e alla pigna i legnuoli,


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