Pagina:D'Annunzio - Laudi, II.djvu/130

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DELLE LAUDI - LIBRO

il sanguineo campo fenduto.
225Noi getteremo, o Spirto,
il seme per altre raccolte.
Bandiremo conviti d’amore
con beatitudini molte.
Tesseremo la bianca tovaglia
230con una invisibile spola.
Il nostro puro fromento
non patirà la mola
per convertirsi in pani.
Il ramoscel cresciuto
235all’ombra del dio che consola
ornerà, con l’alloro e col mirto,
le mense pie di domani.
Il lin sincero e la lana rude
al conviva saran vestimento.
240Su la porta che mai non si chiude
ove l’uom dice: –Entra e rimani–,
sarà scritta la grande parola
Cominciamento.„

Ed Egli tace, nella grazia
245della terra vestita di cielo,
simile al fiume che sazia
di sé le moltitudini e i campi.
Tutto il Bene è nell’occhio profondo.


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