Pagina:D'Annunzio - Laudi, II.djvu/154

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DELLE LAUDI - LIBRO


ma lo specchio dell’Ideale,
50o Poeti, la misura degli Eroi,
la somma dell’Arte,
il vertice del Pensiero e del Mistero,
il segno visibile dell’Immortale
muore, o Poeti, non è più.
55Perisce e non si rinnovella.
Da noi si diparte; non avrà ritorno.
S’oscura per sempre nella notte eguale.
Fronde fiori frutti nel sereno giorno
rivedremo noi,
60la giovine Terra, la sua genitura,
e non l’infinita creatura bella!
Piangete, o Poeti, o Eroi,
per la luce che non è più,
per la gioia che non è più.

65Umiliato è l’Universo.
Menomato è l’orgoglio delle sorgenti.
Un grande fiume è inaridito.
Un gran potere s’è disperso.
Nella memoria delle genti
70resta la grandezza d’un nome
come il nome d’un mito
lontano, d’un cielo abolito,
d’un dio che parlò nel silenzio degli evi,


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