Pagina:D'Annunzio - Laudi, III.djvu/210

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DELLE LAUDI - LIBRO


5nautico pino, e il tuo scaglioso fusto
e i coni entro la chioma tua leggera;
olivo intorto dal dolor vetusto,
e l’oliva tua dolce che s’annera;

ginepro irsuto, mirto caloroso,
10lentisco, terebinto, caprifoglio,
cento corone dell’Estate ausonia;

ma te, sargasso, re del Marerboso,
vasto alloro del gorgo, anche te voglio,
che bacche fai come la fronda aonia.



IL PRIGIONIERO.

A
RDI, sei triste come il Prigioniero

ignudo che il titano Buonarroto
cavò da quel che or splende àvio e rimoto
Sagro, per il pontefice guerriero.

5Constretto anche tu sei del tuo mistero,
vittima consecrata al Mare Ignoto;
e la bocca tua bella grida a vòto
contra il fato che tolseti l’impero.


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