Pagina:D'Annunzio - Laudi, III.djvu/60

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DELLE LAUDI - LIBRO

come le folgori.
Come le gòmene
della nave in pericolo
sotto la ràffica,
330si tendono le rédine.
Gli umani polsi battono,
tremano i muscoli,
si gonfiano le arterie.
Chi osa reggere
335la forza degli Alipedi?
Balzano, s’impennano
le fiere, vèrberano
l’aere, col ferro quadruplice
i cumuli dirompono.
340Le code intonse inarcansi,
le criniere svèntolano
come vessilli vividi,
le nari spirano
fiamma, gli occhi si rigano
345di sangue, i fianchi pulsano,
le vene si palesano,
per l’ampie groppe rivoli
di sudore fluiscono,
nella schiuma dei difficili
350freni brilla l’iride.
Scalpita, scalpita!


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