Pagina:D'Annunzio - Laudi, IV.djvu/38

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DELLE LAUDI - LIBRO


O parola novissima d’amore,
trascorri in nembo tutto l’Apennino
132e fa crosciar le selve al tuo clangore!

Ecco il vaso di vita, ecco il catino
ove Gesù nel vespero pasquale
135ai Dodici versò l’ultimo vino,

e lor disse: “Quest’è il mio sangue; il quale
è il sangue del novel patto, ed è sparso
138per molti.„ E s’indiava sopra il male.

Quando clamò “Eloi!„ dal cor riarso,
nell’ora nona, un uom d’Arimatea
141venne; e in quel vaso accolse il sangue sparso.

Quindi per alta grazia un’assemblea
di Puri s’ebbe lo smeraldo sculto
144in custodia; e di loro il mondo ardea.


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