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DELLE LAUDI - LIBRO


Quante gandùre, quanti baracani
colcò, sotto la grandine che scroscia!
222Ancor uno! Ancor uno! Oggi e domani

e mai sempre. Una palla nella coscia
gli spezza il taglio della baionetta
225cinta al fianco, e nell’osso della coscia

il mozzicon del ferro gli s’imbietta
forte così che sola una tanaglia
228o la mano del Sardo in una stretta

cruda lo possa svellere. Ei travaglia
seduto su lo zàino. Alfin lo svelle.
231S’alza nel sangue, e torna alla battaglia.

Non torna al focolare? Le sorelle
cuciono in sogno il suo gabban d’orbace.
234Or tinto è il panno, e l’opre son più belle.


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