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352 | san làimo navigatore. |
vecchio con lunghe trecce di barba su ’l petto, con su ’l capo una mitra d’oro, simile in vista a un patriarca, sorse dalla terra.
‟Raccogli il fanciullo, e recalo al tuo signore. Tu vivrai lungamente in letizia, e i pesci riempiranno le tue reti.”
Disse il vecchio; e subito sparve come un’ombra nel sole.
Il buon pescatore si guardò in torno, stupefatto. Li alberi stormivano, e un branco di caprioli passava tra i frútici.
Egli riempì d’erbe uno de’ suoi cesti, e sopra vi adagiò l’infante. Rifece il cammino, a traverso la selva, portando su la testa il peso. E poichè al moto dei passi la culla di vimini ondeggiava, l’infante si addormentò placidamente, lungo la riva del mare.
Ora viveva nel suo gran palagio il signore delle terre marittime, su ’l declivio di un colle. Egli era benigno co’ i sudditi, come un padre co’ i figliuoli; prossimo al limitare della vecchiezza, egli era pacifico e saggio nel timore di Dio.
Vasti pomari, pieni di tutti li alberi fruttiferi e odoriferi, prosperavano dietro il palagio; mule e cavalli nobili oziavano dinanzi alle greppie cari-