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Pagina:D'Annunzio - San Pantaleone, 1886.pdf/385

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san làimo navigatore. 377

e diceva di Gesù, del Dio novello che nacque da una vergine, e che accomunò li uomini in una legge d’amore.

‟Egli è un Dio semplice e dolce: la sua faccia risplende come il sole, e i suoi vestimenti sono candidi come la luce. E tutto ciò che a lui verrà chiesto con preghiere, sarà fatto.”

‟Orsù,” gridò uno dei sacerdoti, ‟chiedi che questa lancia dia fiori.”

Prese Làimo, con un mite sorriso, la lancia dalle mani dell’uomo giallo, e la confisse dinanzi a sè nel terreno. Subitamente dal ferro sbocciarono fiori, per prodigio, e tutte le nari aspirarono l’effluvio. Confusi, li idolatri riguardavano. Uno di loro gridò:

‟Egli è protetto dai demoni! Egli ci farà morire!”

Altri incalzarono:

‟Parla, parla; giustifica il tuo potere!”

Un tumulto improvviso agitò di nuovo la turba. I lontani, che non aveano veduto il prodigio, fecero irruenza con grandi clamori; e i sacerdoti insinuandosi tra corpo e corpo andavano istigando le ire, ripetevano a gran voce:

‟Egli è protetto dai demoni! Sia gittato nel fiume!”

‟Parla! parla!”