Pagina:D'annunzio - Elegie romane.djvu/28

Da Wikisource.
18 elegìe romane.


ove d’un’alleanza de gli astri principio di vita
     38sorge ch’effuso ne le solitudini

crea da la sorda pietra, crea pure da l’arido loto,
     40crea pur dal ferro spirti innumerabili!

Ecco sentieri d’ombre, profondi, cui versan la luce
     42fiori d’ardente vita, esseri non mortali;

templi d’ignoti numi, a la gioja del dì bene aperti
     44sopra colonne bianche qual pura neve,

armoniosi, eterni, ove l’aquile fanno gran cerchi,
     46ove sospira il caldo vento natio del mare;

chiòstri di colli emerse da vasti golfi lunati,
     48ove talor ne l’aria passan le forme dive,

forme di tal corusca virtù penetrate che alcuna
     50d’occhi mortali forza non le sostiene.