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Pagina:D'annunzio - Elegie romane.djvu/78

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68 elegìe romane



II.



Oh primavera, tutta la selva correano ì tuoi spirti,
26tutta prendean l’inerte selva da le radici,

occultamente: rari aneliti uscieno; talvolta
28era come un ansare languido, oh primavera!

Ella tacea, guardando. Udiva io l’interna sua voce;
30ma non risposi. Io tacqui. Io non risposi mai.

Vano ogni sforzo. Un freddo suggel mi chiudeva la bocca;
32torbido, invincibile, contro di lei, da l’ime