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Pagina:D'annunzio - Elegie romane.djvu/79

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elegìe romane 69


viscere mi sorgeva non so quale odio; moriva
     34ogni pietà di lei nel saziato cuore.

Muti, così, vagammo: così, l’uno a fianco dell’altra,
     36simili ad ombre erranti sotto un fatal castigo.

Era la carne stanca; le pàlpebre erano gravi;
     38era nelli occhi quasi una caligine.

Tutta la notte, ahi, lunga! (parea che non fosse mai l’alba ),
     40io con ardor, con ira folle cercato avea

di ravvivar la fiamma ne’ corpi commisti, ne’ baci.
     42Ella non più beveva l’anima mia ne’ baci.

Ella bevea soltanto le lacrime sue ne’ miei baci.
     44Lacrime di quelli occhi, pur vi sentii su ’l cuore

ardermi fra’l disgusto che a flutti salìa dal profondo,
     46lacrime di que’ dolci occhi ove il cielo io vidi!