Pagina:Dalla Terra alla Luna.djvu/37

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dalla terra alla luna 37

effetti ne risultò una stella principale, centro delle masse nebulose.

Guardando attentamente, l’osservatore avrebbe allora veduto le altre molecole della massa comportarsi come la stella centrale, condensarsi a lor modo con un moto di rotazione progressivamente eccelerato, e gravitare intorno ad essa sotto forma di stelle innumerevoli. La nebulosa, di cui gli astronomi contano attualmente quasi cinquemila, era formata.

Tra queste cinquemila nebulose, ve ne ha una che gli uomini hanno chiamato la Via lattea1, che contiene diciotto milioni di stelle, ciascuna delle quali è diventata il centro di un mondo solare.

Se l’osservatore avesse allora specialmente esaminato, tra questi diciotto milioni d’astri uno dei più modesti e meno brillanti2, una stella di quarto ordine, quella che orgogliosamente si chiama il Sole, tutti i fenomeni ai quali è dovuta la formazione dell’universo si sarebbero successivamente compiuti a’ suoi occhi.

Infatti questo Sole, ancora allo stato gazoso e composto di molecole mobili, esso l’avrebbe veduto girante sopra il suo asse per compiere il suo lavoro di concentrazione. Questo movimento, fedele alle leggi della meccanica, sarebbesi accelerato colla diminuzione di volume, e sarebbe giunto un momento in cui la forza centrifuga l’avrebbe vinta sulla forza centripeta, che tende a respingere le molecole verso il centro.



  1. Scientificamente Galassia, dalla parola greca γαλακτος, che significa latte.
  2. Il diametro di Sirio, secondo Vollaston, deve superare dodici volte quello del Sole, cioè, 4,300,000 leghe.