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224 XIII. I CALCOLATORI

chisce di strumenti veloci e versatili come quelli conosciuti oggi. Si può dire che oggi la comunicazione interpersonale diretta, nella quale emittente e ricevente si vedono in faccia e possono toccarsi, sia ridotta al minimo. Non è detto che sia un bene e non è chiaro come ciò influisca sulla nostra psiche, ma è così.

In questo ambito di invenzioni legate alle telecomunicazioni, nasce la telefotografia: il primo procedimento che permette di trasformare una figura in una sequenza di impulsi elettronici trasmissibili via cavo.

Sempre all’inizio del secolo compaiono e si diffondono i motori elettrici che, come i precedenti motori a scoppio, consentono la realizzazione di tutta una serie di oggetti, come ad esempio gli elettrodomestici. Nelle officine ogni macchina ha ora la sua fonte di energia: non c’è più bisogno delle pericolose e ingombranti cinghie di trasmissione.

Questa trasformazione si riflette sull’architettura stessa dei luoghi di lavoro, che possono assumere configurazioni più distese, le quali, a loro volta, rendono possibili trasporti interni di materiale semilavorato e di personale.

Nel 1911 Taylor pubblica il suo testo fondamentale sulla parcellizzazione del lavoro. Negli anni successivi, nascono le catene di montaggio, grazie alle nuove tecnologie.

Al di là del giudizio che si può dare sul fatto che questo processo sia stato pagato in termini di condizioni di vita e di lavoro da parte delle maestranze addette all’attività produttiva, e dalle colonie sottoposte ad un rapporto imperialistico finalizzato alla fornitura delle materie prime all’industria in continua espansione, è certo che questo insieme di fenomeni ha costruito un mondo nel quale la disponibilità di prodotti cresce in misura inimmaginabile. Questa crescita è stata accompagnata dall’incremento della popolazione umana e della complessità dei fenomeni economici, tecnologici e sociali in atto. La risposta a questa accre-