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loro vantaggio le occasioni date, o più semplicemente non riusciranno a scorgere vantaggi di sorta. Le condizioni di vita di diverse persone, perciò, peggioreranno sensibilmente secondo un indice assoluto o relativo, in conformità ai vari casi. E a decretare tale regresso è la perdita di potere, imputabile all’esclusione da tutti quei luoghi che consentono l’accesso alle informazioni.


3. Dilemmi nella società tecnologica

Per capire meglio ciò che sta accadendo, dobbiamo immaginarci i gruppi di individui come entità che agiscono, pensano, perseguono fini determinati e competono tra di loro. Dobbiamo anche tener presente che noi siamo passati da una situazione nella quale le forze della natura ponevano un preciso limite alle attività della specie, ad una in cui l’unico limite è invece costituito dall’uomo stesso (da gruppi di uomini) nei confronti di altri uomini e gruppi. Di questi gruppi, alcuni hanno un rapporto privilegiato con il potere, nel senso che lo posseggono e ne corroborano il possesso grazie alla padronanza delle nuove macchine.

Quando parliamo di gruppi intendiamo riferirci ad organizzazioni economiche, sociali e politiche quali le imprese industriali o finanziarie, i partiti, i sindacati, gli organismi culturali, la burocrazia, l’esercito, la polizia, ed infine gli stati stessi e le entità sovrannazionali. È a questo livello che agisce la complessa meccanica dei vantaggi resi possibili dai nuovi e sofisticati strumenti di informazione. Inoltre, la diffusione massiccia negli anni ottanta dell’informatica individuale (personal e home-computer) ha favorito la nascita di un’altra figura: quella del fruitore “per diletto” di tecnologie avanzate.

Diciamo che fino ad oggi gli elaboratori sono stati uno strumento che ha sostenuto il potere di chi ha po-