Pagina:Dandolo - La Signora di Monza e le streghe del Tirolo, 1855.djvu/18

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bili pentimenti, e sante determinazioni... Lorch’io vi addurrò alla cella, ove, per una notte burrascosa, vedrete una monaca venir trucidata tra cinque sue compagne; in riva a fiume entro i cui gorghi, sul margine di cisterna nelle cui caverne due giovani donne furono precipitate, voi fremerete d’orrore, di sdegno: ma quando mirerete dalle latebre del pozzo, dai vortici del torrente risortir vive le precipitate, che avranno agio, così di palesare e far punito il reo, come di riconciliarsi colla propria coscienza e con Dio, esse che furono tra le complici all’omicidio commesso nella cella; oh son certo che stupirete delle vie che la Provvidenza tiene, e talora degnasi palesarci! Son certo che benedirete la Superna Bontà, la quale, quando sembra che più duramente percuota, allor è che meglio radicalmente guarisce!...

Or mi dite di grazia; questa maniera di riflessi spontaneamente scaturienti dal racconto dei fatti che il processo della Signora di Monza mette per la prima volta in chiaro mercè la presente pubblicazione, è dessa tale che gli amici del monachismo, i devoti al Cattolicismo abbian ad impaurirne? o non affermeremo piuttosto ch’essi sieno per riscontrarvi altre conferme di ciò che credono, altre illustrazioni di ciò che amano?


D’altronde, perché continuare a lasciar ignorata una serie di documenti qual’è questa, di tanta importanza a recar lume sul secolo decimosettimo, le sue leggi, i suoi costumi, la sua lingua, i suoi pregiudizii, i suoi delitti, le sue virtù? non potrebb’ella, presto o tardi, cader in mano d’un