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32 la battaglia di solferino e san martino.

il segnale dell’assalto a tutta la linea, investe il villaggio di fronte. Gli Austriaci resistono sulle prime; incalzati dalle baionette, piegano; Medole è preso, con due cannoni e mille prigionieri.

Il 9º corpo austriaco si dispone a difesa intorno a Guidizzolo, occupa Rebecco e Casanova. Il grosso del corpo s’avanza per impedire il piano di Medole al generale Niel.

In questo mezzo il maresciallo Mac-Mahon, dalla sommità del Monte Medolano vede poderose colonne austriache scendere nella pianura, e le alture tra Cavriana e Solferino incoronarsi di cannoni e di baionette; sente il cannone di Baraguay-d’Hilliers; comprende ch’egli si trova a pericoloso cimento di fronte a tante forze; lo vorrebbe soccorrere, non può: si scosterebbe troppo dal 4º corpo, e il nemico potrebbe cacciarsi in mezzo: spiega una divisione in ordine di battaglia, manda a dir al Niel che intende avvicinarsi al 1º corpo, egli si avanzi a sinistra e chiuda l’intervallo. Risponde il Niel non potere, bisognargli prender Medole prima, intender di piegare a sinistra poi, quando avrà la destra coperta dal Canrobert, il Mac-Mahon potrà allora aiutare il 1º corpo; pel momento no. Intanto, nel piano, fra il 2º ed il 4º corpo, s’avanza una lunga colonna irta di lance e luccicante di sciabole; usseri, lancieri, cacciatori d’Africa, otto reggimenti di cavalleria, le due divisioni Partouneaux e Desvaux, che vengono ad occupare la linea di battaglia tra il Niel e il Mac-Mahon.

Il generale Forey ha ributtato gli Austriaci da Grole su monte Fenile. Da monte Fenile si abbracciano collo sguardo tutte le alture del campo di battaglia: bisogna impadronirsene. Gli Austriaci, numerosi e saldi, stanno alla difesa. Tutto l’84º reggimento, col colonnello alla testa, li assale. — Viva l’Imperatore! — Il Forey è già sulla sommità di monte Fenile. Il Ladmirault libera la sua strada di alcuni piccoli corpi