Vai al contenuto

Pagina:De Filippi - Delle funzioni riproduttive negli animali.pdf/42

Da Wikisource.
38 zoologia

sti la vescicola ombellicale, che corrisponde al sacco vitellino, ed è piccolissima, scompare in generale ben presto; e così è del pari dell’allantoide, che acquista però grandi dimensioni, e la forma vescicolare in alcune specie, come nel cavallo: essa è inoltre priva di vasi (fig. 18).

Mentre l’uovo di gallina ha in sè tutti i materiali per la nutrizione e l’accrescimento dell’embrione, quello de’ mammiferi è talmente piccolo, che deve procurarsi questi materiali dalla stessa madre, Immagine dal testo cartaceoFig. 18. Embrione di cavallo co’ suoi inviluppi[1]. colla quale fa d’uopo stabiliscasi comunicazione vascolare. Perciò ne’ primi tempi della gestazione in una o più parti dell’utero si forma un’essudazione di materia concrescibile, nella quale penetrano numerosi vasi dell’utero stesso: e nella corrispondente porzione dell’esterna membrana fetale (corion) si adunano, si sviluppano, si intrecciano i vasi ombelicali (que’ medesimi che nell’embrione di pulcino appartengono all’allantoide); e così formansi due strati vascolosi detti placente (una materna, l’altra fetale); mediante i quali è provveduto alla nutrizione del feto. La distribuzione ed il numero delle placente fetali è varia ne’ differenti ordini di mammiferi. In alcuni, come nell’uomo, la placenta è unica, grossa; e la rimanente porzion del corion è liscia: in altri, come ne’ cammelli e ne’ cavalli, essa è disseminata sotto forma di un velluto vascolare su tutta la superficie del corion; nelle vacche e nelle pecore le placente sono molto nu-

  1. a Vescicola ombellicale. — b Vasi onfalo-mesenterici. — c Allantoide. — d Corion. — f Sacco dell’amnios. — g Embrione.
    (Bojanus. — Isis 1818).