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funzioni riproduttive 39

merose e sparse a guisa di isole rilevate. In tale stato hanno preso il nome di cotiledoni.

Negli embrioni de’ marsupiali il corion è liscio e senza vasi, e non esiste placenta. Per compenso è molto sviluppata la vescica ombellicale co’ suoi vasi onfalo-mesenterici; e verso la fine della breve vita uterina anche l’allantoide, co’ suoi vasi ombellicali.

Meglio che ogni ulteriore parola a spiegare i rapporti fra l’embrione ed i suoi inviluppi nel feto de’ mammiferi, varrà la qui unita figura.

Dovendo noi qui arrestarci, senza aggiungere un cenno sul particolar modo di sviluppo degli animali delle altre classi, prendiamo dalla rinomata opera del sig. Kölliker sull’embriogenia de’ cefalopodi il seguente schema generale, abbreviato affinchè stia nelle proporzioni della mole e dello scopo di questo libro.

L’embrione si sviluppa:

A. da una parte primitiva: egli cresce
a) per due lati simmetrici (evolutio bigemina): le lamine dorsali
1. si riuniscono 
Vertebrati
2. restano aperte e si convertono in arti 
Articolati
b) equabilmente in tutte le direzioni alla superficie (evolutio radiata
Molluschi
B. da tutte le parti contemporaneamente (evolutio ex omnibus partibus
Vermi e Raggiati.

Paragonando i varj stadj transitorj della vita embrionale degli animali superiori co’ caratteri propri e permanenti delle classi inferiori, alcuni naturalisti hanno creduto vedervi le più strette analogie; e quindi non han temuto d’asserire che l’uomo innanzi la nascita è un infusorio che si sublima fino al più alto grado dell’a-