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118 la sesta crociata.

sua caccia, e di fatto lor lece crudelmente tagliare le teste.


Capitolo XXVI.

Come a Babilonia venne uno nuovo Soldano, e come entrò nell’oste nostra una fiera pistolenza.


Or riveniamo a nostra materia e diciamo come il Soldano, il quale diretanamente era morto, aveva un figliuolo d’età di venticinqu’anni, molto savio, istrutto e già malizioso. E pertanto che ’l Soldano si dottava ch’egli lo volesse diseredare, non l’avea punto voluto tenere appresso di sè, ma gli avea donato un Reame ch’elli aveva in Oriente. Ora tantosto che lo Soldano suo padre fue morto, gli Almiranti di Babilonia l’inviaron cherère, e lo fecero loro Soldano. E quando elli si vide Maestro e Signore, tolse di tratto ai Connestabili, Maliscalchi, e Siniscalchi di suo padre le verghe dell’oro e gli offici ch’essi ne aveano, e li donò a quelli che avea ammenato con lui d’Oriente1. Di che tutti furono ismossi in loro coraggi, e così coloro ch’erano stati del consiglio di suo padre ne ebbero gran dispetto, e dottavano forte ch’elli volesse far d’essi, appresso ciò ch’e’ gli avesse tolto i lor beni, come avea già fatto l’altro Soldano, il quale avea morti coloro che avean presi li Conti di Monforte e di Bar, di cui v’ho dinanzi parlato. E pertanto furono essi tutti d’un comune assentimento di farlo morire, e trovaron modo che coloro i quali eran

  1. Tali verghe erano insegna di Magistratura eminente, e di Officio Palatino anche presso gl’imperatori d’Oriente.