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184 | la sesta crociata. |
di Noè, appresso la morte sua, rivenne nel corpo d’Abramo, e che di poi l’anima di Abramo è venuta nel corpo di Monsignore San Pietro, il quale ecci in terra tuttavia. Quando Frate Ivo lo udì parlare così, gli rimostrò che sua credenza non valeva niente, e gl’insegnò molti detti belli e veritevoli, toccanti le comandamenta d’Iddio, ma unqua non ci volle credere. E diceva Frate Ivo, siccome gli udii contare al Re, che quando quel Prenze de’ Beduini cavalcava ai campi, elli avea un uomo davanti a lui che portava la sua azza d’arme, la quale aveva il manico coverto d’argento e tutto intorniato di coltelli trincianti. E colui che portava l’azza, gridava in suo linguaggio ad alta voce: Tornatevi addietro, fuggitevi dinanzi Colui che porta la morte dei Re entro sue mani.
Capitolo XXXXVI.
Ritornando alla prima materia, io vi avea lasciato a dire la risposta che ’l Re mandò al Soldano di Damasco, la quale fu tale, cioè che ’l Re invierebbe agli Almiranti d’Egitto per sapere s’essi il rileverebbono, e gli renderebbono la tregua che gli avevan bensì promessa, ma cui avevan già rotta come è detto davanti; e che, se essi ne mantenessero il rifiuto, assai volentieri il Re lo aiterebbe a vendicare la morte di suo cugino il Soldano di Babilonia ch’essi avevano morto.