Pagina:De Marchi - Demetrio Pianelli, 1915.djvu/197

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contro l’Ospedale. Demetrio, non è vero?, potrebbe aiutarlo, ma non vuole. Quando fosse finita questa causa, io potrei ritirare la mia dote che è di quarantamila lire e ricuperare la mia indipendenza....

— E ci vuole una somma grossa?

— Ma no, trecento o quattrocento lire.

— Vuoi che ne parli a mio marito?

— Ma guai se Demetrio lo sapesse!

— Non gli faremo saper nulla. Vorrei esser io ne’ tuoi panni, guarda! tu sei troppo buona. Io non ho figli, ma se ne avessi, sento che sarei una iena, una tigre....

La magra e nervosa Pardi fece tintinnare co’ suoi fremiti tutti i braccialetti e tutte le catenelle d’argento e di ferro, di cui aveva cariche le braccia. Non aveva cattivo cuore, e messa sul puntiglio di farla dire ai signori uomini, non ebbe requie, finchè non trovò la persona caritatevole e prudente disposta ad offrire le tre o quattro centinaia di lire che occorrevano per rimettere in moto la causa. Questa persona non fu Melchisedecco, che era troppo facile a ciarlare, ma un signore molto rispettabile.

La Pardi andò un giorno a trovare apposta questa brava persona in casa sua e fece presente il caso della povera Beatrice....

— Lo conosco: so di che cosa si tratta.... Guarda un po’, povera signora.... — disse il