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buon benefattore, raccogliendo il pensiero in una delicata riflessione, che gli faceva stringere le labbra e tentennare il capo.
E dopo avere riflesso ben bene, soggiunse:
— Sicuro che è il caso di continuare, di fare qualche sacrificio, molto più che non si tratta di una gran somma. Se non ci fosse di mezzo quest’altro, potrei trovare anch’io il mezzo.... Se si potessero fare le cose in gran segretezza. Capisce, mia cara, io sono il capo, egli un subalterno, e le convenienze d’ufficio....
— Beatrice ha tutto l’interesse a tener segreta questa congiura.
— Bene, m’informerò prima, parlerò coll’avvocato: e vedrò se è possibile far del bene a quella poverina.... Spiace sempre di vedere una bella donna a piangere.
Si combinò così bene il pasticcio, che qualche giorno dopo Palmira portava in una busta in gran segretezza le prime lire cento da parte di una persona influente, una vera capacità amministrativa, della quale disse il nome in un orecchio. Beatrice fu contenta di sentire che un uomo di tanta autorità trovasse che suo padre aveva ragione, e lo incoraggiasse a continuare nella sua causa per rivendicare i suoi vecchi diritti: anzi dava i primi denari, che essa mandò subito a Melegnano. Demetrio non si accorse di nulla.