Pagina:De Roberto - Al rombo del cannone, Milano, Treves, 1919.djvu/134

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consiste fra la libertà assoluta ed il potere assoluto.... Il miglior governo è quello dove tutto si fa per abito, per educazione, e non già in forza di precetti sempre variabili: è quello, in una parola, dove i governanti hanno meno da fare...." E molto probabilmente nel corso di quella terribile delusione egli concepì la grande verità, umana e non soltanto politica, che incluse in un’altra delle sue concettose sentenze: "Lo stesso sforzo compiuto per afferrare la felicità è uno stato violento che spesso la distrugge....".


III.

Non è dunque vero che la guerra, quantunque necessariamente atroce, sia scuola mortificativa di quanto è più alto e nobile nello spirito umano, se quest’uomo di guerra potè sollevarsi alle ultime vette della filosofia, quelle dalle quali si dominano il tempo, gli uomini e l’universo; se potè dire che il savio, "come cittadino, ferma gli occhi sulla Patria, fa voti per lei, applaudisce alle sue fortune, partecipa ai suoi trionfi"; ma, "come filosofo, ha già oltrepassato le barriere che separano gl’imperi, non ha più nemici, è cittadino di tutti i paesi e contemporaneo di tutte le età....". Il saggi