Pagina:De Roberto - Gli amori.djvu/37

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la veglia 27

personaggio fantastico, del quale foggerebbe lì per lì il nome e il cognome; ma se così facessi mi parrebbe di scemare la verità, di menomare il valore di questo fatto. E mi basterebbe, per un altro verso, dire il nome del mio confidente, che è uno dei più potenti e venerati Principi del Pensiero, perchè ella si disponesse a udirmi con più intensa curiosità e m’accordasse più sicura fede; ma io non posso e non debbo dirlo: giacchè, quand’anche l’usanza non vietasse di narrare intime cose del Genio finchè la manchevole vita lo tiene e quasi menoma la grandezza sua, il rispetto che ho per gli scrupoli di questo mio grande Maestro, i quali sono fra i più gelosi e delicati che la sensitiva Anima abbia mai educati, mi vieterebbe di tradire la confidenza della quale egli mi onorò. Ella si contenterà pertanto ch’io lo chiami Protagonista, senz’altro.

Protagonista significa, secondo l’etimologia, primo gareggiatore, ed egli era veramente alla sua prima gara d’amore. Non aveva ancora, non che posseduta, ma neppur vista una donna; intendo che il mistero della forma muliebre gli era sconosciuto. E doveva ancora compiere vent’anni, il che le dica se sentisse ardenti gli stimoli dell’istinto. E s’era abbeverato di poesia, il che le dica con quanto struggimento aspettasse e sognasse d’amare. Ma il tempo passava, egli avanzava nella vita, e la Terra Promessa non appariva. Egli sentivasi solo, monco, incompiuto: ma la metà di sè stesso della quale era privo, l’essere del quale aveva bisogno, non compariva ancora. Per appagare, con l’ardente bisogno, l’esasperata curiosità, egli non trovò di meglio che varcare, una sera, la soglia d’uno di quei luoghi dove si vende il Piacere, ma si compra il Disgusto. Quanti uomini sono stati iniziati alla vita nuziale in modo meno indegno? Pochi uomini, in verità; tanto pochi che non è da stupire se, dopo questo primo avvilimento, s’ode poi così spesso negare ogni ideale richiamo nei rapporti d’amore e tutto ridurre alla soddisfazione del cieco appetito. Ma la sete di qualche altra cosa, se fu provata una volta, potrà mai spegnersi del tutto, qualunque sia stato l’orror della prova? Ed