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Pagina:De Roberto - La Duchessa di Leyra (di Giovanni Verga), 1922.djvu/4

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404 la lettura.
esemplarmente compiuto il dovere mondano di non lasciar trasparire la sua gelosia retrospettiva per l’antico amore di Isabella, è pur costretto ad uscire dal suo studiato riserbo quando costel gli dà un motivo di gelosia attuale. Dopo il disinganno del matrimonio, dopo il bando pronunziato contro di lei dalle signore che possono sfoggiare tutti i sedici quarti di nobiltà, ella ha trovato un nuovo motivo di afferrarsi nella vita nell’amore di Pippo Franci: legame ancora innocente, se — come si legge — il Franci è «innamorato di lei, non già amante». Ma una di quelle stesse grandi dame che più l’hanno fatta soffrire gettandole in faccia l’ignobile nome di Motta, giudicandola intrusa nella loro società, le contende anche l’amore, e Pippo Franci si lascia prendere nei lacci della Circe, pur amando Isabella. Poscia la loro passione divampa, non riesce più a nascondersi, nè il duca può più ignorarla. Intervenendo per richiamare la moglie al dovere, egli pensa più amaramente che mai al fallo da lei commesso prima del matrimonio, al figlio avuto da Corrado La Gurna, a quella creaturina la cui ombra si è segretamente frapposta tra i due coniugi, come una macchia ed un’accusa, come un rimpianto ed un rimorso; e allora il ricordo tanto lungamente e deliberatamente soffocato prorompe; tuttavia un Gargantas di Leyra non-pub, non. deve, non vuole lasciarsi prendere la mano dall’ira, e se accennerà al figlio illegittimo, il suo accenno sarà più che discreto, velatissimo, e il Verga aggiunge tra parentesi e sottolinea due volte «(artistico)», quasi per rammentare a sè stesso: «Qui si parrà la tua nobilitate...».

Quindi il secondo abbozzo dello schema prosegue:

La duchessa propone al Franci di fuggire insieme, e scopre il suo legame colla Lio. Don Guglielmo La Rocca, vecchio libertino e re della moda, s’impadronisce di sorpresa di lei come la Lio si è impadronita di Franci. Egli la impone alla società che prima non aveva voluto ammetterla, moglie del duca vendutosi a lei. Ma è geloso, secco, scettico. Scena d’ambiente, umiliazione intima di lei in mezzo agli omaggi. Scene con Pippo Franci. Ritorna di nascosto Corrado La Gurna, perseguitato dalla polizia; vuole indarno (un) ritrovo con lei. Minacce del La Rocca e arresto di Corrado. Rivoluzione del 1848. Morte di Bianca Trao lontano dalla figliuola.

Di questa morte i lettori di Mastro don Gesualdo sono già stati spettatori: nella Duchessa l’avvenimento sarà semplicemente riferito perchè se ne vedano gli effetti nell’animo d’Isabella: ella si sentirà invasa e travolta da una nuova tristezza. Ma la vanità riprende il sopravvento.

In mezzo al lusso ed agli onori ella deve fare o tollerare delle cattive azioni, subire delle umiliazioni per restarvi. La sua posizione l’incatena in un nodo indissolubile di necessità brutte e dolorose. Sacrifica Corrado. Sacrifica Pippo Franci. Sacrifica il figlio. Quando le prime rughe appaiono, si trova sola e addolorata.

L’intimo dramma della protagonista è anche accennato in un altro appunto:

S’innamora del giovane Pippo Franci, il quale la tradisce con donna Eleonora Leo. Sacrifica il padre, la madre e il figliuolo Scipione. Diviene l’amante per vanità di don Roberto Francalanza. Il quale al ritorno di Corrado La Gurna lo minaccia di farlo arrestare.

E poichè, come si vede, i nomi del personaggi si venivano mutando nelle varie redazioni del piano, il Verga pensava a formarne la lista definitiva assegnando a ciascuno i suoi caratteri fisici e morali:

PERSONAGGI
DELLA «DUCHESSA DI LEYRA»:

Donna Isabella Motta Trao, duchessa ói Leyra, 27 anni, bionda e delicata, l’avidità del padre fattasi orgoglio e vanità nobiliare, a cui tutto ha sacrificato.

Don Alvaro Filippo Maria Ferdinando gargantas, Duca di Leyra, 54 anni, ma frollo d’animo e di corpo, gran signore, una rovina materiale e morale, solo vivo l’orgoglio.

Il Balì di Leyra, 60 anni, pingue e floscio, anche al morale, vizioso, scettico, pieghevole e astuto.

Corrado La Gurna, 30 anni, logoro dalla vita intensa, il capo nelle nuvole e i piedi nel fango, l’anima sensibile e addolorata.

Donna Fernanda Rio (Donna Eleonora Lio) dei Sant’Agnese di Monteoliveto, gran dama, 50 anni, stanca e non sazia della gran vita, bellezza consunta e ardente. PIPPO FRANCI, 28 anni, bello e vuoto. If bel Guardia.

Don Carlo (Guglielmo) La Rocca (don Roberto Francalanza), 55 anni, il padre éterno dell’eleganza, scettico, mondano, egoista e amabilissimo.

La Marchesa Francesca de Limido, biondissima e bellissima, un viso d’angelo col cuore d’una cortigiana, 30 anni.

La Baronessa Ardilio, giovanissima, 20 anni, e ingenuamente avida di piaceri, freddamente viziosa, per corruzione di mente.

Il Contino Oreto...

Donna Costanza Sommatino di Santa Isola...

Donna Citta Villanis...