Pagina:De Roberto - Spasimo.djvu/305

Da Wikisource.

spasimo 293

ficaci. Odiarsi e combattersi per disciplinare diversamente il dolore al quale l’umanità fu condannata è da stolti. Bisogna lottare contro l’ingiustizia ed il male; ma non c’è altra arma efficace fuor dell’amore. Bisogna amarsi, compatirsi ed aiutarsi. Io voglio dire ad alta voce il mio errore; voglio chiedere scusa del male che inflissi a tanti, a troppi....

Nascosta la faccia tra le mani e rimasto un poco a meditare così, rivolse poi lo sguardo al Vérod, riprendendo:

— Ed a voi cui ne feci tanto io voglio chiedere scusa, umilmente. Forse è ancora troppo presto perchè possiate sopportare la mia vista. Ma io so che il vostro cuore è pieno di bontà. Se meritaste d’essere amato da lei voi dovete essere il migliore degli uomini. Prima di lasciare questi luoghi che non rivedrò più mai, prima che l’espiazione si compia, vi chiedo in grazia di dirmi una parola. Pensate che sto per morire. L’ultima parola di lei fu di perdono; ella chiese che io la perdonassi — io che l’uccisi! Ditemi voi che non odierete la memoria mia.

Roberto Vérod taceva ancora. Ma ora una commozione violenta gl’impediva di parlare.

— Sarebbe troppo grave al mio cuore esser proseguito dall’odio vostro. Voi foste tanta parte di lei, che sentire una vostra buona parola mi sosterrebbe nel compimento del dovere al quale ora m’accingo....