egli rimase, e non solo rimase, ma ricominciò fra quell’ardente reazione a cospirare, lá sul Vomero, e se non fosse oggi vanitá, direi io chi era con lui. Fu processato, condannato. Del suo processo, della sua difesa il grido passò le Alpi; il suo martirio fu principio di quella indignazione europea, che scoppiò sul capo della tirannide il 1860. E mentre tutti si addoloravano della sua sorte e immaginavano raccapricciando i suoi tormenti, il patriota divenuto artista con quel suo sorriso di una benevola ironia meditava, traduceva Luciano. Perché Luigi, amici miei, non aveva sdegni, né odii, e non ambizioni, e non cupidigia, e non vanitá, e non amore soverchio alla sua persona, ciò che ne’ cattivi giorni ti dá il mal del fegato, e t’inacidisce il sangue, e ti oscura la faccia, e ti turba la coscienza; era anima serena e mansueta, e non ha lasciato un nemico neppure tra quelli che ha combattuto, perché sentivano che lo menava alla lotta fede e non odio. Era un cittadino virtuoso, innamorato della libertá, della civiltá e dell’Italia, innamoratissimo soprattutto di Napoli, e aborriva dal prete in idea, ma non ci è un solo prete che gli sia rimasto nemico; cosí era umano e gentile con le persone. Un uomo tale può sentire i dolori del corpo, ma conserva lo spirito sereno, e può sino guardare con anima lieta di artista i propri mah e trattare i vizi dell’umanitá come fossero malattie, e parlarne con 1 ’ ironia scherzosa e innocente di Luciano. Tutti imprecavano, lui sorrideva. E si lavorava cosí quel suo stile schietto e limpido, cosí semplice e cosí efficace, che riflette come in uno specchio tutt’i movimenti della sua anima, sicché ti par non di leggerlo, ma di vederlo e di udirlo. Uno stile personale, come è la fisonomia, e che nessuno può riprodurre; uno stile tutto sentimento, che si comunica al pensiero e lo tira dalla sua imparzialitá, e lo fa complice delle sue impressioni, e battagliero e appassionato, quasi che il cervello fosse calato nel suo cuore e avesse quei battiti, quegli amori e quelle ire. Cosi è nata quella sua maravigliosa storia della letteratura, che si legge come un romanzo; dove il pensiero è sottoposto ad un prisma, che se gli toghe veritá, gli comunica i varii colori della vita, tutta la vita dello scrittore, le sue passioni di patriota, le