Pagina:De Sanctis, Francesco – La poesia cavalleresca e scritti vari, 1954 – BEIC 1801106.djvu/346

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Questo volume segue il piano del Croce per il vol. XII della edizione da lui disegnata delle opere di Francesco de Sanctis1; ma si sono tolti dal piano crociano i brani delle lezioni dantesche, pubblicate in altro volume di questa edizione, i frammenti Critica dell’estetica dello Hegel e di quella dello Schopenhauer, pure strettamente collegati alle lezioni dantesche. Si sono invece aggiunti: la conferenza Giovanni Prati, la lezione Sulla «Viola mammola» di Nannina Amata, le conferenze Il Circolo Filologico di Napoli, L’Ideale, la lettera Sul programma del «Fanfulla della domenica», la conferenza Il Darwinismo nella vita e nell’arte, e infine gli scritti della sezione da noi intitolata «Recensioni e frammenti minimi» (da p. 329 alla fine) che il Cortese aveva raccolto da giornali e fogli vari2.

Indicheremo per ogni pezzo la prima pubblicazione, e, quando ci saranno, le varianti fra manoscritti (Ms), pubblicazioni curate dall’autore, varianti fra giornali (R) e volume, secondo il criterio seguito in questa edizione3.

LA POESIA CAVALLERESCA


Delle lezioni sulla poesia cavalleresca, tenute a Zurigo dall’autunno del 1858 all’aprile del i8594, quando il De Sanctis iniziò un corso su Tasso, resta un manoscritto di mano di Vittorio Imbriani,



  1. Vedi B. Croce, Gli scritti di Francesco de Sanctis e la loro varia fortuna, Bari, Laterza, i9i7, p. ii0-ii, col titolo «Discorsi letterari e pagine sparse».
  2. F. de Sanctis, Opere, a cura di N. Cortese, Napoli, Morano, i94i, vol. XIII, pp. 409-i6; meno il brano qui al n. i6, che è un ritrovamento del Croce.
  3. Vedi F. d. S., Saggi critici, a cura di L. Russo, in questa ed., vol. III, Nota. Anche per le citazioni del De Sanctis si è seguito il criterio esposto nella «Nota» del Russo, di riportarci a testi che il De Sanctis presumibilmente usò.
  4. F. de Sanctis, Lettere dall’esilio (i853-i860), a cura di B. Croce, Bari, Laterza, i938, p. 2i7.