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Lezione IV

IL GENERE DI POESIA DELLA DIVINA COMMEDIA


Noi vogliamo ora tradurre nel linguaggio ordinario delle poetiche quello che siamo andati sin qui discorrendo. A qual genere di poesia appartiene la Divina Commedia? La classificazione de’ lavori poetici è fondata nell’antica critica sopra segni estrinseci ed accidentali, e siccome l’estrinseco è comune a molte cose e l’accidente non ha in sé niente di stabile, ne è venuto il moltiplicare ozioso delle distinzioni e la poca concordia de’ critici nel determinarle. Nulladimeno la divisione de’ generi in epico, lirico e drammatico è rimasta salda in mezzo a tutte le opinioni critiche, riposando essa sull’intima ragione della poesia.

L’arte è la rappresentazione ideale dell’universo, e da’ diversi aspetti sotto i quali la poesia lo contempla nasce la diversitá de’ generi. La scienza lo comprende, l’arte lo rappresenta: questi due momenti dapprima confusi costituiscono il genere epico: è la natura nella sua estrinsechezza rappresentata e spiegata, se pure si possono chiamare spiegazioni quei primi ímpeti di una intelligenza non ancora formata, non avente ancora vita sua propria, mescolata com’è e dominata dalla fantasia. In questo primo stadio la poesia è descrittivo-didascalica, e di rado questo doppio elemento si trova disgiunto: il poeta rappresenta le maraviglie della natura, che si offrono a’ suoi sensi, e le spiega con altre maraviglie ch’egli vi trova al di sotto e che si offrono alla sua immaginazione. Cosi il maraviglioso è