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Lezione V

IL CONCETTO DELLA DIVINA COMMEDIA


Onde siamo partiti? Noi non siamo partiti da un’astrazione; noi non siamo partiti dalla nuda materia o dalla nuda forma. Fondamento della nostra critica è stata la situazione, la materia condizionata e determinata dalle sue leggi proprie, cominciando di lá onde dee far principio lo stesso poeta, che solo nella situazione dee trovare la sua impressione. Noi dunque abbiamo esaminato il subbietto dantesco a parte a parte, ed abbiamo veduto emergere dalle sue condizioni organiche un poetico universo, che contiene in sé tutta la vita, il presente e l’avvenire, il terreno ed il divino. Questa unitá deve ora avere il suo significato, il suo concetto, che determini il suo indirizzo, il punto da cui muove, il punto a cui riesce, le gradazioni per cui passa: niuna creazione poetica può farne senza: tutto ciò che vive ha il suo concetto, la ragione del suo essere.

Qual è il concetto informativo della Divina Commedia?

In ogni quistione che noi poniamo ci troviamo tra i piedi regole ed opinioni quanto assolute tanto inesatte di una critica giá morta nello stato presente della scienza, ma viva ancora nel volgo degl’insegnanti, e quindi nelle scuole. Cominciamo dunque dal ben determinare la parte speculativa. Ogni totalitá deve avere il suo concetto, che la renda unitá, e dal quale prendano qualitá tutte le sue parti; altrimenti essa non è che un informe ed arbitrario accozzamento. Ma il concetto è di diversa natura secondo la materia in cui lavora, ed altra è la