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uffici per farmi ottenere il permesso, ma mi ha favorito con squisita cortesia la riproduzione fotografica dell’intero manoscritto1.
Nell’Appendice ho riportato, oltre le due lezioni torinesi dal ms. XVI. C. 49, e la lezione sul brutto, tenuta a Zurigo, i due frammenti della critica all’estetica hegeliana e a quella dello Schopenhauer2 e l’Esposizione critica della Divina Commedia, che il Laurini pubblicò nel i92i (Napoli, Morano). I due frammenti di critica all’estetica di Hegel e dello Schopenhauer, sebbene pubblicati dal Croce, prima nel fasc. IV di Ricerche e documenti desanctisiani {Atti dell’Accademia Pontaniana di Napoli, t. XLIV, i9i4) e poi nelle Pagine sparse del De Sanctis (Bari, Laterza, i934, pp. i6 sgg.), mi è parso opportuno ristamparli, perché rappresentano quell’approfondimento del pensiero estetico, che il nostro venne compiendo nel periodo delle lezioni torinesi. Si può anzi dire che essi siano lo sviluppo, o l’ampiamento delle pagine 29-33 della lezione V, dove ricorrono pensieri, immagini, periodi, che poi furono trasportati di peso nei due frammenti, come, per dare un esempio, la seguente osservazione:
Il pensiero in quanto pensiero è fuori dell’arte. Che cosa è il pensiero per un gran sonatore? Il pensiero è melodia: nel tempo stesso gli lampeggia dinanzi e gli freme sotto le dita. Che cosa è il pensiero per un grande oratore? Il pensiero è la parola: infiammato, innalzato dal suo uditorio, egli pensa e parla ad un tempo. Che cosa è il pensiero per un gran poeta? Il pensiero è l’immagine: egli non può, egli non dee saper pensare se non per mezzo della sua immaginazione.
Nel 1921 il Laurini, pubblicando da un manoscritto autografo del De Sanctis, che egli conservava e che deve ritenersi ora per-
- ↑ Egli lo ha ora pubblicato intero nel volume Lezioni e saggi su Dante (Einaudi, 1955), che comprende tutto quello che il De Sanctis venne scrivendo, dettando, pubblicando sul poeta.
- ↑ II primo fa parte della IV lezione su Dante: Mondo intellettuale allegorico, e il secondo della V: Mondo poetico. Il De Sanctis, insieme con una I lezione: Vita di Dante e una III sull’Argomento detta Divina Commedia, le venne scrivendo a Zurigo nel i857-58, quando pensava di pubblicare un libro sul grande poeta, ma poi se ne servi per i saggi sull’Argomento della Divina Commedia e sul Carattere di Dante e sua utopia, pubblicati l’uno nei ’57 e l’altro nel ’58 nella «Rivista contemporanea» (cfr. Saggi critici, citt. II, pp. 88 sgg. e i0i sgg.) e piú tardi per alcune pagine del capitolo sulla Commedia, nella Storia della letteratura italiana. Le lezioni IV e V, in duplice redazione, sono ora pubblicate nel volume del Romagnoli.