Pagina:De Sanctis, Francesco – Saggi critici, Vol. I, 1952 – BEIC 1803461.djvu/114

Da Wikisource.
i08 saggi critici

cosí ai grandi critici vengon dietro scuole critiche nelle quali, venuto meno l’ingegno vivificatore, non rimane che la tendenza ed il sistema. Ora nella scuola tedesca domina la metafisica, e nella francese la storia. Vi dee Opitz parlare di Dante? ed egli vi ragiona dell’amore e della grazia e della donna al medio evo, ecc., via per la quale mi pare si sia messo Dall’Ongaro, per quanto ho potuto raccogliere da brevi notizie che dá un giornale delle sue conferenze. Egli ha diviso la Divina Commedia in singoli concetti: pontificato, impero, donna, religione, ordini monastici, dottrina filosofica, dottrina economica, ecc., e su ciascuno di essi fa una lezione. E se è cosí, mi perdoni il signor Dall’Ongaro, questo è un sostituire ad un vocabolario di parole, un vocabolario di concetti: in questa forma di criticare, voi odorate subito la bassa scuola tedesca. Nella francese domina la storia. Vi dee il Nettement parlare diDelavigne, di Barbier, di Victor Hugo? ed egli fa la storia di Luigi Filippo e delle opinioni e delle passioni che regnavano a quel tempo; a queste passeggiate storiche riconoscete la scuola francese. Io voglio farvi, o signori, una critica alla tedesca ed alla francese. È una base troppo generale, ma è sempre una base, e potremo cosí meglio conoscere il suo lato debole. Io voglio cioè, dovendo parlarvi del canto dei suicidi, cominciare col dimandarmi: — Qual è il concetto del suicidio? Qual è la sua forma storica? —

Il suicidio fu l’ultima virtú degli antichi. Nel pieno disfacimento d’ogni principio morale e di ogni credenza, essi formarono sotto il nome di stoicismo una filosofia della morte: non sapendo piú vivere eroicamente, vollero saper morir da eroi. Tipo dell’antico suicida è Catone, il suo poeta è Lucano, il suo storico è Tacito. Strazia il cuore la solenne malinconia di Tacito; quest’uomo non può narrar grandi fatti: narra grandi morti con una trista compiacenza, come di ultimo vestigio rimaso ancora di romana grandezza, e quasi ad ogni voltar di pagina tu t’incontri in un nuovo suicidio, unica libertá che Tiberio lasciava ai Romani, la libertá di morire.

Quanto il cristianesimo abbia modificato la scienza e la morale e quindi l’arte antica, si può inferire da questo solo: il