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238 saggi critici

ranze e le illusioni del passato rendono piú amaro il disinganno. Né il passato muore tutto. L’immagine non è al tutto spenta; ricomparisce alcuna volta e non può rattenerla. Il sentimento non è al tutto inaridito; il cuore pur talora gli batte, e muore subitamente.

Voi vedete in tanta semplicitá di concetto quanta varietá di gradazioni, quanta ricchezza di particolari! Ciascuna strofa riproduce una parte della situazione. Nella prima e l’ultima è, piú che un ragionamento, un fantasticare intorno alla sede ed alla natura del suo ideale. In mezzo vi gitta tutte le sue impressioni: dapprima l’acerba certezza di non poterla mai vedere in terra, contrapposta alle fallaci illusioni della sua giovinezza; poi dalla sua miseria si allarga all’infelicitá del genere umano, a cui è negata la sua vista; indi con malinconico ritorno sopra sé stesso assapora la voluttá di vedersela pur talora innanzi, congiunta con l’angoscia del suo subito sparire. Cosi il concetto si svolge naturalmente nelle sue parti. Né basta. La parola traduce infedelmente il pensiero, costretta di esprimere a spizzico ed a bocconi ciò che nell’anima è uno. Nella parola la vita si dissolve, s’incadaverisce: hai le membra, non la persona. Tale è lo scoglio in cui rompono gl’ingegni mediocri, i quali sanno analizzare, decomporre il pensiero ne’ suoi elementi, non afferrarlo nella sua vivente unitá. La poesia principalmente è essa medesima la vita; e se il poeta non fa che rappresentarne singole parti, me l’annichila. Proprio del grande ingegno, che dicesi «genio», è il riprodurre in ciascuna parte con idee accessorie il rimanente, di modo che avanti al lettore stia sempre la persona intera con l’attenzione piú particolarmente rivolta a questa o quella parte. Qualitá mirabile del Leopardi, nel quale non so, se fu maggiore l’intelletto o la ragione, preciso nell’analisi, potentissimo nella sintesi. Sotto alla sua penna, spesso in grazia di una particella o di un epiteto, tu vedi un frammento ricongiungersi d’improvviso al suo tutto, dal quale pareva distaccarsi. Se qui ciascuna strofa non dovesse rappresentare che una parte della situazione, ciò che i pedanti chiamano ordine, avresti un tutto disgregato; cosa tollerabile forse in certe