Pagina:De Sanctis, Francesco – Saggi critici, Vol. I, 1952 – BEIC 1803461.djvu/286

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tutto speciale di accidenti, variabilissimi. Il Montanelli, per esempio, si maraviglia che i liberali napolitani abbiano una certa predilezione per le sètte. Or questo si può deplorare, ma non censurare. «Justum est, quod necessarium.» Che altra via rimane in un paese senza legge, governato dalla Polizia? Le sètte vi sono punite con pene gravissime, ed anche con la morte: eppure, il governo non è riuscito a sbarbicarle; né si accorge che l’arbitrio le alimenta, e che le non avrebbero piú ragion di essere e sarebbero presto screditate, ove si lasciasse all’opinione qualche altra via di sfogo. Ma per far questo si richiede maggiore abilitá che non ne abbia quel governo, la cui sapienza politica è tutta in una sola parola: prigione. Il metodo inculcato dal Montanelli è certo piú civile, piú nobile, e suppone una moralitá e legalitá nei governi e un sentimento di dignitá nei popoli, da cui si è ancora lontani. Ma è ciò a cui dobbiamo tendere; e le parole dello scrittore toscano non saranno, spero, infruttuose sulla nuova generazione.

Se nel metodo niente vi è di assoluto, non può dirsi il medesimo dei principii. Un libro di strategia rivoluzionaria ha un valore di opportunitá: per esempio, un libro che discutesse se la guerra per bande sia possibile in Italia, se le sètte sieno proficue in Napoli, ecc. Ma nelle quistioni di principii, se vi è molto di transitorio, collegato con gli avvenimenti e con gli uomini di questo o di quel tempo, rimane sempre al di sotto qualche cosa di piú generale, che dura al di lá di quegli avvenimenti e di quegli uomini, e s’innesta con altri avvenimenti e con altri uomini. Ora, mi pare che in questo libro i principii non sieno determinati abbastanza. Non basta dire: «Italia, libertá, democrazia, repubblica, ecc.»; le sono parole: ed è questo il difetto di molti libri politici di oggidí, vaganti in un mare d’idee contraddittorie senza una bussola. Bisogna che ciascuna di queste idee sia ben definita e circoscritta nel suo significato filosofico e politico, cioè a dire come veritá e nome fatto. Il Montanelli ragiona di un partito democratico, lontano dai moderati e dai mazziniani. Contro i moderati si fa mazziniano, contro Mazzini si fa moderato; i ragionamenti degli