Pagina:De Sanctis, Francesco – Saggi critici, Vol. I, 1952 – BEIC 1803461.djvu/287

Da Wikisource.

«memorie» di giuseppe montanelli 28i

uni gli sono arma contro gli altri. Sta bene. Ma che è questa terza cosa che sta tra i moderati e Mazzini? Quanto al contenuto, in che questo partito democratico si distingue essenzialmente dagli altri? Noi abbiamo bisogno di uscire dall’indefinito. Il Montanelli è cattolico: forse anche quello ch’egli chiama partito democratico? Il Montanelli vuole la democrazia; la vuole anche il Mazzini, anche i moderati. Il Montanelli è repubblicano, ma pronto a transigere con la necessitá delle cose. E Mazzini è pronto a scendere dall’alto della sua repubblica, se la salvezza d’Italia lo richiede, come nota il Montanelli. Ed altri è pronto ad alzarsi dal basso del suo riformismo, se la salvezza d’Italia lo richiede, come nota il Montanelli. La libertá è una scala mobile, che dal riformismo giunge fino alla repubblica sociale. L’indipendenza è una scala mobile, che dalla lega doganale giunge fino alla unitá assoluta. Il Montanelli in qual punto della doppia scala si trova? £ dove egli sta, vi è pure il partito democratico? Nol so.

Alziamoci ora dalla politica in una regione piú serena. Lo scrittore politico deve considerare le idee nello stato in cui si trovano, cioè come fatto; ma non deve dimenticare per questo e tanto meno falsificare il loro valore assoluto. Il Montanelli sembra che talora evochi le idee secondo il bisogno, riducendo tutto a strategia politica: difetto comune a molti moderati, che chiamano vero ciò che è opportuno, utile, attuabile, ecc. Cosi, parlando del Gioberti non so proprio se egli approvi o disapprovi, sollecito di dimostrare l’utilitá ed opportunitá di quelle idee, che guadagnarono alla libertá una parte del clero. Tendenza pericolosa, ed atta a confermarci piú in quello scetticismo dissolvente, che giá c’invade anche in politica. Di che il primo esempio ce lo ha dato lo stesso Gioberti, che crea una veritá politica. Noi abbiamo bisogno di sapere innanzi tutto che cosa è vero, che cosa è falso, di avere una convinzione stabile; e se ci sono momenti transitorii, ne’ quali ci è forza di piegare alla necessitá, chiamar questo necessitá e non veritá, e questa sola proseguire del nostro amore e diffondere con tutte le nostre forze. Oggi portate in palma di mano il papato, dimani ne tirate