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«clelia o la plutomania» di gattinelli 3i7

rosissima, da cui partano in gran parte gli avvenimenti, che eserciti un gran potere sulle situazioni, che modifichi i caratteri, determini gli affetti, che sia anima dell’intrigo. Tutto questo si riduce a poche scene. Situazioni, caratteri, affetti, scopo e mezzi, parte è soppresso, parte abbreviato, parte sformato. Che resta? Come il Gattinelli ha potuto riempire tre lunghi atti? Come in una situazione tanto seria destare cosí spesso il nostro riso?

Il Gattinelli è ricorso a’ luoghi comuni. Né potea altrimenti. Se vuoi cansare i luoghi comuni, tu dèi porti innanzi il tuo argomento, e profondarviti senza guardarti intorno. Ma l’argomento non gli dava la commedia, ed egli l’ha cercata in mezzi esteriori, e però generali ed astratti. Vi sono certi caratteri e certe situazioni generiche, divenute oramai convenzionali. Tali erano le maschere della nostra antica commedia dell’arte: il Pantalone, il Brighella, l’Arlecchino, ecc. Tali sono nel nostro teatro una fanciulla curiosa, una vecchia che fa la giovine, un’amante dispettosa, una servetta venale, un poeta pedante, un cacciatore di doti, ecc. Nel lavoro del Gattinelli vi è una vera pioggia di tali ingredienti, reminiscenze di repertorio. Egli ha alle mani un intrigo complicatissimo, due azioni da menare innanzi, due viziosi da rappresentare, il discolo ed il giocatore di Borsa: ha materia da due commedie. Ma tutto questo è trascurato: la vera commedia è posta ne’ caratteri accessorii, ed il padre ed il figlio, personaggi principali, fanno ridere, non per la parte che si attiene alla situazione, ma per quello che vi è di comune e di convenzionale nel discolo, nell’avaro, nel vecchio innamorato. Tutta questa materia da repertorio è passata per la testa del Gattinelli senza riceverne alcuna impronta. Un carattere, perché sia una creazione, dee aver una personalitá: vedete i personaggi del Goldoni. Con quanta precisione son disegnati! Con quanta sagacia son distribuite le mezze tinte, i chiaroscuri, le gradazioni! Come tutto è compenetrato, situazioni, caratteri, sentimenti, sicché ciascuna commedia ti pare una sola persona! Al Gattinelli sfugge ciò che un carattere ha di proprio e d’intrinseco, la sua anima, e non