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48 saggi critici

Pio IX, per esempio, o il piissimo Ferdinando II può essere il campione della fede, la vostra croata Olga può essere un tipo di devota sudditanza, ed esemplare della vera libertá Orioli. Ma noi ci eravamo dimenticati il meglio, e siamo stati poco sagaci. Della fedeltá ai principi dite bene per le condizioni de’ tempi qua e colá alcuna cosa in astratto; ma non ce ne date alcuna rappresentazione, forse perché questa virtú in certi casi non può convenirvi. La vera libertá è una sciarada che voi proponete a’ vostri lettori, e metto pegno che nessuno giungerá a indovinarla. È forse quella che godevano i romani sotto il pontificato di Gregorio che voi ci vantate, principe di cosí miti sensi, che avrebbe mandato in America i sediziosi da tanti anni seppelliti nelle sue orribili carceri, se la morte non avesse impedita, ohimè! tanta clemenza? O è quella che Odilon Barrot prometteva a Roma col magnanimo aiuto dei francesi a suon di bombe e di cannoni, e di cui oggi ancora si veggono i dolcissimi frutti? O forse è quella che un commissario di polizia, come in Napoli si chiama siffatta gente, spiegava paternamente ad un povero giovane ignorante capitatogli nelle unghie? «Che amor di patria! che Italia! che libertá mi vai tu predicando? Non mi far piú sentire queste brutte parole. La vera libertá è quella di mangiare, bere, dormire e qualche altra cosa.» Diciamo la veritá. La libertá per il padre Bresciani è una parola d’occasione, della quale è costretto a valersi temporaneamente, insino a che il due dicembre conceda vi si possa sostituire la parola piú simpatica di autoritá. Non della fedeltá, non della vera libertá è qui alcuna rappresentazione. Resta la religione. Qui veramente non gli manca la buona intenzione, ma la fede e l’ingegno.

La fede schietta e natia, la semplicitá, l’unzione, di cui un’immagine sf amabile ci resta negli scritti dei trecentisti, oggi è impossibile. Leggi i Fioretti di San Francesco e il Prato Spirituale, e tu ti senti tentato di dare un bacio al candido narratore, come si fa con un fanciullo, che ti conta con la piú ingenua sicurezza le piú sperticate cose del mondo: egli non sa concepire neppure la possibilitá del dubbio: il maestro, il papá.