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«l’ebreo di verona» del padre bresciani 57

mente, ma con una sua propria rappresentazione. L’ironia, il sarcasmo, la caricatura, il paragone, l’antitesi, ecc., non sono dunque forme libere che lo scrittore possa adoperare a sua voglia, fosse anche nel genere umoristico: concetto e forma nascono ad un parto. Ma come qui i concetti sono serii, né ci è gesuita al mondo che possa rendere ridicole le parole «Italia», «patria», «libertá», «indipendenza», ecc.; cosí il Bresciani è costretto di ricorrere a ripieghi grossolani, caricando la mano, o congiungendo un concetto serio con altri ridicoli. Quando Polissena dice: «Oh, amica, chi non sente scorrersi nelle vene un sangue italiano, non è degno di respirare queste aure vitali, che animavano i primi Pelasgi», qui il comico non è nel concetto, che è seriissimo, ma nella forma volgare e caricata onde è espresso, e nell’ultimo pensiero appiccatovi, parte non necessaria di quello: il che toglie l’illusione, scopre l’arte e rivolge il ridicolo in capo al derisore. Ridevole è Polissena che si esprime scioccamente, non il concetto; e nondimeno si odora nello scrittore la buona intenzione di tirare il concetto nello stessa ridicolo, senza che gli venga fatto. E questo è, perché la patria, la libertá, l’Italia fanno in lui una impressione odiosa, ma non ridicola, e se ne sdegna e sente una stizza seco stesso, e vorrebbe... ma non ci è verso; non si può ridere, né far ridere per forza: il riso è la cosa piú spontanea del mondo. Egli è come colui che si sente tentato di porre in caricatura un uomo, di cui ha paura o rispetto, e che mentre sta per lanciare il suo motto, ad un guardo di colui si sente morire il riso sul labbro. Cosi è, mio buon padre Bresciani: voi potete odiare, ma non potete ridere: i vostri concetti rimangono serii al di sopra della forma che voi lor date.

Fin qui abbiamo dunque un comico di bassa lega, formale ed estrinseco. Ma il comico, che non è nel concetto, può esser bene nella persona che lo adopera: allora non è il concetto ridicolo, ma il modo col quale è concepito. Il quale modo è variissimo secondo la natura delle persone, sciocchi, pedanti, poltroni, ipocriti, ambiziosi, ecc.: in questo caso cade sotto il ridicolo non l’idea, ma il carattere delle persone. E quanta