Pagina:De Sanctis, Francesco – Saggi critici, Vol. I, 1952 – BEIC 1803461.djvu/70

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di gente la rende rozza e plebea; la debolezza di sua parte la sforza ad ire per coperte vie; la necessitá la rende perfida; la vendetta un assassino. Tale esser dovrebbe Babette; e se il padre Bresciani se ne scusasse umilmente, allegando la poca pratica ch’egli ha di queste diaboliche adunanze, io gli risponderei: — E perché non consultare la storia de’ vostri ordini religiosi, a voi certamente famigliare, dove avreste trovato piú di un esempio calzante? Clément sarebbe stato proprio il fatto vostro. Segregato dal mondo e ridotto in una cella, ogni vincolo domestico o sociale in lui si rilassa, come in Babette. In quella vita priva di operositá, egli si gitta in un vano fantasticare, ch’è malattia delle immaginazioni oziose, e, toltogli per forza il reale, senza di cui l’uomo è incompiuto, se ne rifá uno posticcio, sfogando il suo bisogno d’amore in estasi e contemplazioni di Dio e de’ Santi: egli ama la Vergine, come Babette l’Italia. E come Babette, il suo amore si volge in odio contro i nemici di Dio, contro i bestemmiatori della Vergine; il loro trionfo lo invelenisce; la sua impotenza lo rende perfido; e l’idillico frate di pochi anni avanti diviene il freddo assassino di Enrico III. Cosi Macaulay rappresenterebbe Clément; cosí Dumas rappresenterebbe Babette — Ma io dimenticava che qui si tratta del padre Bresciani; l’anima è un x, una incognita per lui. Qui cade Monsignor Palma; lá il Rossi; qui è ucciso il Finucci; lá è trafitto Aser: tutte le circostanze esteriori sono minutamente raccontate: che cosa vi manca? La rappresentazione dell’assassino e dell’idea che lo muove, cioè a dire e la storia è la poesia.

Adunque, mi chiederá il lettore, che cosa è l’Ebreo di Verona? Voi ci avete mostrato quello che dovrebbe essere: che cosa è? È la rivoluzione rappresentata plebeamente, nuda di tutte le sue forze interiori di movimento e di resistenza. È la rivoluzione nella sola sua corteccia, quale apparisce all’uom della plebe «un fracasso, un baccano, un Viva! e Muoia!», opera del tale e del tale. Tolte le idee, i caratteri, le passioni, nella cui limpida rivelazione è l’eccellenza dello storico e del poeta, non rimane che il vuoto fatto, quello solo che si vede con l’occhio materiale. Nondimeno anche questo ha il suo attrattivo, anche