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assai pregiate a’ tempi di Cesare Borgia e degli avventurieri. Egli, dunque, raccomanda di ordinare con questi mezzi efficacissimi gli Stati. Altro consiglio soggiunge a quei principi : dovete rispettare le tradizioni e le credenze del popolo. Come uomo politico, dice anche ai principi che il parere è piú importante dell’essere. — Non vi domando che siate morali e religiosi : ma procurate almeno di parer tali, perché cosí riuscirete a farvi amare. Ma non basta farsi amare, bisogna anche farsi temere, perché la paura spinge piú della gratitudine. Non farsi però temere fino ad essere odiati; ma non farsi amare fino ad essere spregiati. — Ecco in sostanza il contenuto del Principe.

Anche nei dialoghi dell’Arte della guerra il Machiavelli si appalesa l’uomo moderno: la fanteria, da lui raccomandata, è l’esercito cittadino come contrapposto alla cavalleria, che è l’arma della feudalitá e degli avventurieri.

L’uomo, secondo una brusca espressione del Machiavelli, è ancora una bestia; quindi, soggiunge, il principe deve sgomentarlo. Bisogna che egli sia a vicenda volpe e leone: volpe per iscorgere i lacci, leone per infrangerli. Dei nemici bisognerebbe sbarazzarsi, ammazzandoli; ma, non potendoli sempre ammazzare, bisogna conoscere l’uomo, e fargli fare quello che si vuole, in un certo modo che gli sembri quasi che lo faccia spontaneamente.

In tutto ciò si ravvisa il concetto dello Stato moderno. Ma, oltre il concetto dello Stato, sorge anche quello della Nazione, che esamineremo nella prossima conferenza.

V


Noi abbiamo giá abbozzata una parte dell’edificio moderno costruito dalla mente di Machiavelli. Alla sommitá di esso vedemmo esservi lo Stato; alla base l’individuo coll’immortaliti del suo spirito creativo. Il corpo è la societá. E che cosa è questa per Machiavelli? È la nazione. E questa, alla sua volta, che cosa è? É un’ idea, il cui corrispondente oggetto era na-