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la prima canzone di g. leopardi 35i

nale, ci rivelano quale impressione dovè fare sull’animo del giovane Leopardi la fresca lettura delle poesie di Vincenzo Monti, al quale intitolava la sua canzone.

Nondimeno fra tanta rettorica è pure in questa terza strofa una semplicitá e rapiditá di espressione ed un calore naturale che di rado senti in Vincenzo Monti. Perché nel Monti il calore è sempre e tutto in immaginazione e uguale in tutti gli argomenti, come fosse cosa meccanica; dove nel Leopardi il calore è sincero, e viene dalla fede che ha ne’ suoi pensieri, e dalla viva impressione che ne riceve, ingagliardita dal fuoco di gioventú.

Se qualche raggio di vita e di sentimento moderno penetrava in quella sala paterna, divenuta il suo mondo, gli veniva dalla consuetudine famigliare. La sua casa era tutt’altro che giacobina, e il padre professava un sacro orrore di tutto ciò che poteva parere rivoluzionario. Vive esser dovevano ancora in quella famiglia le impressioni de’ guasti e delle prede e degli oltraggi e della superbia straniera. E gli stranieri e gli empii erano i francesi, tenuti nemici della patria e della religione.

Quando Leopardi pubblicava a Roma le due canzoni, era il i8i8. La Francia era abbattuta, la Santa Alleanza vincitrice divideva le spoglie, e Vincenzo Monti, splendida personificazione del volgo, celebrava gli austriaci vincitori e padroni del suo paese con quello stesso furore poetico che li avea vituperati vinti. Sorgeva allora la reazione religiosa e legittimista che invadeva anche le immaginazioni della nuova generazione e inspirava i primi canti di Lamartine e Victor Hugo. Il nemico era la Francia e l’usurpatore e i giacobini e i rivoluzionarii, nemici del trono e dell’altare. Ciascuno di noi può ritrovare in un angolo della sua memoria queste prime impressioni reazionarie, tra le quali fummo cresciuti.

Il giovane Leopardi trovava queste impressioni in casa. Mi ricordo tra le piú vive impressioni della prima etá il racconto che mi si faceva nella casa paterna della ritirata di Mosca, una delle piú immani catastrofi della storia, accompagnata con tutti gli accessorii che sono piú atti a movere l’immaginazione fan-