Pagina:De Sanctis, Francesco – Saggi critici, Vol. III, 1974 – BEIC 1804859.djvu/218

Da Wikisource.
2i2 saggi critici


L’uomo che concepiva cosí il mondo e la donna, era un giovane di appena ventun anno. E non era giá uno scettico o un cinico. Non era un filosofo che menasse vanto di avere demolito cielo e terra e chiarita la nullitá delle cose. Era una anima solitaria e malinconica, avida di bellezza e di amore, con desiderio intenso della giovanezza perduta. La vita appena libata era giá per lui una memoria, e una memoria era la giovinetta che prima gli fe’ battere il cuore. Tutto gli parve, come avviene agli infelici, memoria, ombra e illusione, tutto un apparire sparente, e sola veritá la morte e il nulla. Se il cuore umano protesta e si ribella, il primo a ribellarsi è il suo cuore. Perché nella tragedia universale egli sente la tragedia sua, e quando a te lacera il cuore, il suo giá sanguina. Questa sinceritá di dolore e di convinzione ti riconcilia col poeta, primo martire lui del suo pensiero.

La vita era giá per lui una memoria, e questa memoria era la giovinezza, etá sola felice, in cui le illusioni sono ancora intatte, non distrutte ancora dal disinganno. Aveva appena ventun anno, era nel fiore dell’etá, pur dice:

                               Giovane son, ma si consuma e perde
La giovinezza mia come vecchiezza.
               
La gioventú è giá una morta che gli ha lasciato di sé lungo desiderio:
                               E giovinezza, ahi giovinezza! è spenta.                

E gli pare ancora piú bella, perché meno goduta, e ancora desiderata, guardata con l’occhio amoroso del desiderio.

La donna è l’ideale della giovinezza, è la sua stella, la sua compagna nel viaggio della vita. Quella donna che non trova piú in cielo, il poeta la trova nel cuore del giovane. Beatrice, morta in cielo, sopravvive ne’ dolci sogni della gioventú. Ciascuno di noi l’ha vista, ciascuno ne’ primi anni aveva la sua Beatrice. Cosi l’ideale femminile ricomparisce, ma la sua base è altra, non è in cielo, è nel cuore umano. Essa è l’eterno fantasma, che rivela la donna alla gioventú. Il giovane non sa