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2i8 saggi critici


É tutta la vita femminile nel suo fiore, nel suo vago avvenire, il quale esce fuori a sprazzi, quando non è piú, e apparisce con l’impronta dello sparire. Silvia è una stella luccicante in cielo oscuro, che a poco a poco l’annuvola e la involge nella sua oscuritá. Il cielo è oscuro, ma tranquillo; non ci è tempesta, non ci è strida; non ci è lamento, non ci è tenerezza. Sei al cospetto di natura muta e formidabile. Qualche lamento della vittima è schiacciato sotto la muta rovina. L’ultima impressione è l’eterno sparire e l’eterno disinganno, con l’impronta del mistero.

Fondere insieme lo sparente e il preciso, l’ideale e il naturale, la chiarezza dell’immagine e il vago del fantasma, sicché tutto vedi e tutto ti fugge, è il miracolo di questa poesia. Nel suo naturalismo, nella sua chiarezza plastica, nella sua semplicitá a dir cose anche le piú terribili, senti la lunga domestichezza del poeta co’ greci, che in una concezione essenzialmente romantica lo tenne lontano da ogni maniera del romanticismo.

Maggiore espansione è nella Nerina. Il poeta ritornava da Firenze, rivedeva la casa paterna affollata di memorie care e tristi. Ci è nei suoi lamenti una effusione tenera; ci è nei suoi ricordi una grandezza artistica d’impressioni; si sente la vita che gli rinasce, il fiato della primavera. Com’erano belli quei primi anni giovanili! E come sono passati rapidamente! Passati, e cosa importa? Egli li ricorda, li pensa, li rivive, li risente rinato a quei di. Con lui rinasce Nerina. Anch’ella passò; ora è nel sepolcro. Cosa importa? Tutto gli parla di Nerina; l’immaginazione del redivivo la cava dal sepolcro, la ricrea. È una Silvia a rovescio. Li è la vita che va sparendo in seno alla morte. Qui è la vita che riapparisce in fondo al sepolcro. Il motivo della Silvia è lo sparire. Il motivo della Nerina è il riapparire.

E come è bella, come è piena questa vita che riapparisce! — Nerina non è morta, ella vive nel mio pensiero, sente in me l’antico amore. Da quella finestra mi parlava; gli occhi lucenti di gioventú, la fronte gioiosa; la vita per lei era una danza; tutta fede, non le pareva mai che potesse finire. Co-