Pagina:De Sanctis, Francesco – Saggi critici, Vol. III, 1974 – BEIC 1804859.djvu/249

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studio sopra emilio zola 243


l’ambiente, il nuovo catechismo dell’avvenire come a lui appare. La psicologia diviene fisiologia, il carattere diviene temperamento: virtú e vizi! sono buoni o cattivi istinti, fenomeni naturali stampati nelle protuberanze del capo e nei segni della fisonomia. È una rivoluzione ch’egli trasporta nell’estetica, e ne fa la sua idea fissa. Egregio Zola, chi ci sa spiegare da quale tua protuberanza è nata questa tua idea fissa? Ne domanderemo al professore Tommasi.

E con questa idea in capo concepisce un poema «nescio quid majus Iliade», composto di romanzi staccati, che sono come le fila di un vasto ordito non ancora compiuto, e che si potrebbe continuare sino alla consumazione de’ secoli. È la storia di una famiglia, che dal suo vecchio Adamo va innanzi di generazione in generazione, e in fondo sempre quella, sempre col marchio della famiglia in fronte.

L’Adamo di questa famiglia è papá Rougon, e l’Èva è mamma Felicita. Figli e figlie si portano appresso istinti paterni e materni, secondo il principio di ereditá, istinti variamente modificati dal temperamento, dall’ambiente, dal clima storico.

Papá Rougon era una legittimista di Plassans. Ma il figlio Eugenio sta a Parigi, fiuta il bonapartismo, diviene suo agente segreto. Vince Bonaparte, ed eccoti papá Rougon divenuto un ricevitore a gran contento di mamma Felicita, Eugenio a poco a poco diviene Sua Eccellenza, il fratello Aristide si rivela un affarista di prima forza, e fa gli affari suoi e di Eugenio. Rougon, Eugenio, Aristide, sono giá tre romanzi. Poi vengono i romanzi delle figlie. E vedi in iscena Lisa, Marta. Aggiungi nipoti, cognati, i zii e le zie, hai storie interminabili. Felice chi può tenere in mente quel filo epico, o, se vi piace meglio, scientifico, che cuce e annoda un si gran numero di storie!

Dove questo concetto appare piú netto e piú terribile, è nella Curée. Ivi di padre corrotto e fiacco vedi uscir figlio peggiore infemminito anche nella vita di collegio, e voltolarsi in questa duplice corruzione una femmina moglie del padre, concubina del figlio. Una storia impossibile, ma cosí preparata, con cosí fina analisi, con tanta evidenza e naturalezza di gra-