Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
studio sopra emilio zola | 245 |
e sociale, che a mente fredda, quando l’interesse artistico è consumato, offre ricca materia di meditazione al pensatore.
E non è neppure questa storia individuale che interessa lo scrittore, si che il motivo che colora lo stile sia la varietá e la qualitá degli avvenimenti. Ciò che lo interessa, non è la storia, ma il processo storico.
Come un filosofo volge la sua curiositá e il suo interesse non ai fatti, ma alle leggi che li governano; cosí tutta l’attenzione dello scrittore è volta a spiegarci la genesi degli avvenimenti, o, come si dice, la logica, il processo della storia. Questo ò il nuovo e il piccante del racconto.
Il principio di ereditá è il suo cavallo di battaglia. — Dimmi onde vieni, e ti dirò chi sei. — Come la qualitá ereditaria si mantenga sempre in tutte ie varietá e modificazioni della vita, questa è la novitá, che attira attorno a sé come farfalla il nostro artista.
Pietro Rougon è figlio di un giardiniere, che sposò Adelaide, la figlia del suo padrone, morto pazzo allo spedale. Rougon padre mori dopo quindici mesi di matrimonio, e Adelaide entrò in relazioni illecite con un Macquart, un contrabbandiere, da cui ebbe due bastardi, Antonio e Orsola. C’era nello spirito di Adelaide un ramo di quella pazzia che colse e uccise suo padre. Ecco gli antecedenti ereditarii.
Pietro, il figlio legittimo, era
Pietro ha il buon senso egoistico e avido del contadino, che gli serve di contrappeso a’ malati nervi materni, e i cui effetti si veggono spiccati ne’ due bastardi, figli di Macquart il contrabbandiere. Da questa base ereditaria nasce la storia della famiglia Rougon-Macquart.