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Pagina:De Sanctis, Francesco – Saggi critici, Vol. III, 1974 – BEIC 1804859.djvu/273

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studio sopra emilio zola 267


punto la differenza tra scienziato e artista. Nello scienziato la ripercussione prende forma dalla riflessione; nell’artista dalla immaginazione e dal sentimento.

Ora Zola, che nell’osservazione de’ fatti ha l’esattezza di uno scienziato, e nella genesi fisica de’ fenomeni morali ha l’occhio acuto di un clinico, nella rappresentazione ha tutta l’idealitá di un artista. Quello che ha visto con l’occhio materiale, quando nel racconto gli torna innanzi, si ripercote nella sua; immaginazione. Li è il foco dove si fondono e si trasformano i metalli; li è il centro della vita ideale, che dá agli oggetti la sua movenza e la sua luce. Veggasi nel Ventre de Paris quella fila sonnolenta di bestie da soma, che porta i viveri alla grande cittá, tra que’ viali che non finiscono mai, illuminati a grandi distanze, che pare dormano anche loro. Quegli oggetti naturali, colti dal vero, hanno il battesimo dell’immaginazione, sono una scena, sono oggetti dipinti, ideati o immaginati. Si vede che sono passati per l’immaginazione dell’artista, la quale vi ha messa su la sua impronta.

E non solo sono idealizzati dall’immaginazione, ma anche dal sentimento. L’impressione morale dell’artista è li scolpita sulla loro faccia. Non è che l’impressione si stacchi, è incorporata nell’oggetto, nella forma della sua rappresentazione. Perché l’oggetto non può essere mai rappresentato tutto, com’è in natura; ond’è che ti viene innanzi questa, piuttosto che quella forma di esso? Gli è che in quella forma lo ha ripercosso la immaginazione, e quella forma è uscita fuori dall’impressione morale. La lotta di acqua tra due lavandaie furibonde nell’Assommoir è materia grottesca da tenersi i fianchi per le risa; pure non ridi, e senti la stessa impressione morale dello scrittore, senti disgusto e ripugnanza, ti turi il naso e chiudi gli occhi, come per sottrarre i sensi a quella turpitudine di fatti e di parole, cosí come avviene nella lotta tra Sinone e mastro Adamo.

Gli artisti sono grandi maghi che rendono gli oggetti leggieri come ombre, e se li appropriano, e fi fanno creature della loro immaginazione e della loro impressione. Il reale non è che la materia prima, trasformata da quell’industria che si chiama