Pagina:De Sanctis, Francesco – Saggi critici, Vol. III, 1974 – BEIC 1804859.djvu/275

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studio sopra emilio zola 269


Renata sente un brivido, quando la sua gamba s’incontra in quella dell’altro. E chi è quest’altro? È Massimo, il figlio di suo marito. Presentite giá la fine.

Massimo è l’ultima forma della razza Rougon, la forma ermafrodita. Mangia i danari che il padre accumula. Gode senza fatica. È giá «blasé». Cerca piaceri piú piccanti. La sua immaginazione depravata non si maraviglia piú di nulla.

Renata, la moglie del padre di lui, affoga nella monotonia dei suoi appetiti, delle sue feste, del suo lusso: sempre gli stessi amori, gli stessi tradimenti. Desidera non so che nuovo, e ne’ suoi languori fantastica. Non vi sembra che l’incesto sia giá nell’animo di questo e di quella?

Intorno a loro è l’atmosfera imperiale satura di vizii e di piaceri. Ciò che avete visto nella trottata, lo vedete ora nel pranzo, di cui fa gli onori la «chère maman», come la chiama Massimo. Tutta questa roba si move, gesticola, chiassa, si rivela nel suo naturale, senza pudore. È un pubblico «mêlé», sotto una vernice; il nobile scaduto, il nobile arrivato, il borghese cupido, tra mezzani, compari e affaristi, uccellatori e uccellati, tra dame mezzo vestite, nelle cui nuditá fiuti la cortigiana. Questa è l’atmosfera che s’è creata il marito, e in mezzo a cui si muovono il figlio e la moglie.

Il marito è Aristide, figlio di quel Rougon che, spogliati i fratelli, fiutò il Due dicembre, e fece la sua fortuna. Il suo primogenito, Eugenio, il grand’uomo della famiglia, fu ministro. Aveva l’ambizione senza scrupoli, sfacciato, del papá, di cui Aristide aveva la cupidigia. S’avevano divisi i vizii paterni. Un gradino piú giú era la sorella, Sidonia, in cui la cupidigia avea presa la forma di mezzana, la forma ultima della degradazione femminile.

Aristide muta il suo cognome in Saccard, d’accordo col fratello, che resta Rougon. Ha un posticino, con poco di certo, ma con molto d’incerto. Eugenio diviene ministro, Aristide diviene affarista, protetto e spinto su dal fratello. Mentre muore la moglie, accetta per l’intramessa della sorella una nuova moglie disonorata giá e che gli paga il suo disonore con la