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il darwinismo nell’arte 3i7


l’uomo colla scimmia, io mi consolava nella immagine di lui, nella quale la scimmia è demolita, e l’uomo elevato alla piú alta gloria della sua evoluzione. (applausi)

Io non ho intenzione di esporvi la sua dottrina. Me ne manca la competenza e l’autoritá. Non sono cosí dotto, che io possa combatterla o accettarla: io la veggo passare, come uno dei grandi fenomeni della intelligenza umana.

Ma ciò che è piú importante in una dottrina, è la sua influenza sulla vita. Ci sono uomini che possono ignorare i libri, ed anche il nome di Darwin, ma, loro malgrado, vivono in quell’ambiente, sentono i suoi influssi.

Io voglio esaminare quale sia questo nuovo ambiente in cui viviamo noi.

Una volta il nostro spirito era disposto a cercare le idee o i concetti nelle cose, l’«esprit des choses», la filosofia delle cose, filosofia della storia, filosofia del linguaggio, filosofia del dritto. Oggi prendiamo un vivo interesse a studiare le cose in sé stesse, nella loro esterioritá, nella loro natura, nella loro vita. La base dei nostri studii erano grammatiche, rettoriche, logiche, metafisiche, cioè a dire i segni e i concetti delle cose; oggi chimica, storia naturale, anatomia, fisiologia, patologia non sono piú studi speciali, ma fanno parte della cultura generale, e senti la loro influenza nella scienza, nella letteratura, nell’arte, e fino nella vita comune. Nelle scuole popolari si è introdotta come parte principale la lezione delle cose ed il metodo intuitivo. Non ci basta studiare le cose nei libri; vogliamo guardarle nel libro vivo della natura; prendiamo gusto all’osservazione, alle esplorazioni, all’esperienza; vogliamo il laboratorio anche nelle scienze dette spirituali, come nella filologia e nella giurisprudenza; siamo noi laboratorio a noi stessi, persuasi che il maestro non ci dá la scienza bella e fatta; la scienza vogliamo cercarla ed elaborarla noi, vogliamo vederla non come è fatta, ma come si fa. (bene!)

Perciò in noi si è piú sviluppato il senso del reale; un nuovo materiale è penetrato nella nostra cultura generale; trasformati sono i nostri studii nella loro materia e nei loro metodi. Vogliamo